Kristin McClement – Wild wild grips

 

Nylon, piano e voce: questi gli elementi dove l’arte di Kristin si muove con la grazia d’un delfino in un mare profondo. Profondo quanto basta a separare i raggi del sole, lasciandoli filtrare ad illuminare per tratti brevi gli abissi dei nostri cuori.
Per intercessione di sua altezza Lawry Joseph Tilbury III ci accostiamo ignari e curiosi alla pagina MySpace di Miss McClement da Brighton: ed eccoci qui a parlare di delfini negli abissi del cuore.

Pablo Neruda, Ted Hughes e Dylan Thomas come padri putativi confessati, virando invece verso il suonato citerò alla rinfusa, Matt Elliott, l’ultima Marissa Nadler, Cat Power, Pj Harvey, Picastro.
Gli ultimi tre nomi portati vividamente alla memoria nello spazio d’un solo brano, ammesso che ciò sia possibile: si tratta della cover di The Great Park, ovvero la band del sig.Burch, deux della Woodland, elettrizzante CDr label che si prepara a pubblicare l’opera prima della nostra. Ora però l’ovvia precisazione: i grossi nomi scomodati affiorano solo in quel pezzo perchè altrove Kristin è prima di tutto e soprattutto se stessa ovvero un’interprete originale, struggente, appassionata e fiera come solo i grandi sanno essere.
Godete con Beczar lo spettacolo della nascita d’una stella.

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